Pubblicato 23 aprile 2015 |
0Alzheimer Cafè e Aleph Arte
L’Alzheimer Cafè del 22 aprile ha visto come protagonista l’argilla, grazie alla collaborazione tra l’Associazione per la Ricerca Neurogenetica e l’associazione culturale Aleph Arte, che opera dal 1991 promuovendo iniziative culturali nel campo delle arti visive, con lo scopo di favorire lo sviluppo e la conoscenza dell’arte contemporanea.
L’artista Antonio Pujia ha spiegato ai partecipanti come manipolare l’argilla, ha illustrato i movimenti necessari e mostrato le possibili forme e composizioni. Ha accompagnato i pazienti e i familiari durante la creazione e la composizione della loro opera, non solo nella parte tecnica ma anche in quella più artistica, facendo fiorire la creatività di ognuno dei partecipanti, enfatizzando le proprietà dell’argilla che permettono ad ogni manufatto di essere un’opera unica.
La creazione artistica è un’attività non verbale e in quanto tale consente di esprimere messaggi interni, quelli più profondi. Per persone affette da una malattia neurodegenerativa, l’importanza di lavorare con un materiale come l’argilla si rileva nella possibilità di riuscire a verbalizzare idee, pensieri, emozioni e percezioni che possono essere difficili da esternare.
Il manufatto è qualcosa di esterno all’artista e può essere osservato, manipolato, sperimentato e giudicato. Il processo di creazione diventa così momento di comunicazione, consente il confronto con gli altri, un ponte tra la realtà interna ed esterna.
Attività come questa rientrano in quelle utilizzate nella terapia occupazionale per recuperare e mantenere le capacità motorie e cognitive. Vengono infatti stimolate tutte le funzioni corporee della persona: le capacità motorio-sensoriali, quelle percettivo-cognitive e anche le emotivo-relazionali.